Tra faggete e ricordi

Alla scoperta del Parco dei Cento Laghi e di quel che è stato.

Itinerario

Rifugio Lagdei (Bosco di Corniglio PR) – Museo Guatelli (Ozzaro Taro Collecchio PR)

Giorni

2

In breve

20150912_135913Rifugio Lagdei: bellissimo rifugio, situato in un pianoro in mezzo alle montagne. Siamo nel cuore del 5Parco dei Cento Laghi, a sua volta inserito nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Dal rifugio si ha una visione d’insieme davvero suggestiva: il prato, il ruscello, i primi boschi, la roccia e poi in alto quelle bellissime praterie che si scontrano con il cielo e le nuvole.

Tanti i sentieri ottimamente segnalati. Alcuni semplicissimi e brevi, come quello che circonda il rifugio puntellato da cartelli che spiegano la flora e la fauna del luogo (il rifugio infatti è anche centro di educazione ambientale), altri più complessi. Ma tanti, davvero tanti. E tantissime le persone che abbiamo incontrato.

20150912_152447Un posto vivo e vissuto, insomma. Abbiamo deciso per il sentiero diretto al Lago Santo (circa 40 minuti): ci si inoltra nella faggeta (spettacolare, davvero) e poi su, su fino ad arrivare al Lago e al rifugio che lì offre ristoro: il rifugio Mariotti.

Il Lago Santo vale la sosta: è molto grande, gelido (è un lago glaciale!) e incastonato tra le montagne. Lungo le rive grandi 20150912_142348massi su cui, ovviamente, non ci si può non arrampicare. E agli occhi più attenti non sfuggiranno delle bellissime incisioni sulla roccia. Disegni davvero ben fatti: un unicorno, un cervo, un serpente, una lince quelli che abbiamo trovato noi!

Dal Lago Santo ci siamo diretti al Lago Padre, un piccolo laghetto quasi invisibile ricoperto di erba, quindi alla Capanna Schiaffino e, per fare un percorso ad anello, da lì siamo ridiscesi al Rifugio Lagdei. In totale circa tre ore e mezza. Ma le possibilità sono davvero tante. Il Lago Santo, inoltre, è collegato al Rifugio Lagdei da una funivia: per cui si può arrivare comodamente al Lago e da lì optare per uno dei tanti sentieri.

20150912_121158Infine una parola sul Rifugio Lagdei. Ci siamo fermati a dormire nel grande parcheggio di fronte alla struttura. La sera abbiamo mangiato al ristorante del rifugio: buona cucina, grande attenzione al territorio (prodotti a km 0) e alla sua salvaguardia (no stoviglie usa e getta, acqua del rubinetto, utilizzo di prodotti del commercio equo e solidale). Insomma un ambiente accogliente e curato (c’è anche un angolo con alcuni giochi e libri per bambini!).

Per informazioni: qui.

20150913_180258Museo Guatelli: sì, è vero. Chi non ha mai iniziato una collezione? Tutti ne abbiamo avuta almeno una. Guatelli, Ettore Guatelli ne aveva molte. Lui amava collezionare. Di tutto. Maestro elementare, uomo che non può non suscitare curiosità.

Unico della sua famiglia ad aver studiato. La sua salute cagionevole non gli permetteva, infatti, di dedicarsi alla cura dei campi come suo fratello e suo padre.

E una passione per gli oggetti. Non solo non buttava via niente, ma non voleva che lo facessero neppure gli altri! E così ha iniziato a mettere da parte oggetti di ogni tipo, di ogni dimensione, di ogni fattura: martelli, macchinine, grattugie, chiavistelli, vasi di vetro, sveglie, orologi, tazzine, ciotole, scarponi, pentole, valigie, bottoni, piatti, zappe, botti. Insomma dite un oggetto e probabilmente al Museo Guatelli ne troverete non uno ma almeno dieci.

Il Museo del Quotidiano, il museo di ciò che non è famoso. Un museo in cui ogni oggetto racconta una storia. La storia di chi 20150913_191655l’ha posseduto, usato, usato così tanto da renderlo logoro.

Ma non è tutto qui. Ciò che colpisce al Museo Guatelli non sono tanto gli oggetti (ce ne sono tanti di musei che raccolgono più o meno alla rinfusa oggetti del passato) ma la disposizione che Ettore ne ha saputo dare. Ogni parete è un quadro. Ogni oggetto è disposto in modo tale da diventare parte di un’opera artistica. Nulla è lasciato al caso. Gli oggetti rivivono dando vita a qualcosa di nuovo che però conserva ben salde le sue radici nel passato.  Insomma merita ovviamente la visita!

Per info: qui.


La top five del viaggio

  • La vista del Rifugio Mariotti al termine del sentiero che da Lagdei porta al Lago Santo.
  • La caccia alle incisioni sulle rocce che costeggiano il Lago;
  • La storia del caprone con il corno storto al Museo Guatelli;
  • Sempre al Museo Guatelli, la stanza del vasi di vetro: il vaso pieno di bottoni, meraviglioso!;
  • La stanza delle valigie per ricordare che siamo stati migranti anche noi.

Letture di viaggio

Le avventure di Tom Sawyer. Di Geronimo Stilton. Ed. Piemme. 15 Euro.

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